Casa Autonomia.eu

Oggi in aula consiliare parlando di ammodernamento dello Statuto speciale

Al Presidente  non può essere sfuggito come sia elevata la preoccupazione che noi consiglieri ma anche i cittadini trentini abbiamo  di fronte all’ammodernamento dello Statuto dell’Autonomia. a nostro modo di vedere negli ultimi tempi sono più i lati oscuri di questa vicenda di  quelli chiari.Il tutto ampiamente enfatizzato da dichiarazioni sulla stampa ( non del Presidente) e assenza di repliche (da parte dell Presidente) e   dall’atteggiamento che la vicepresidente ha avuto nella scorsa seduta del Consiglio provinciale, di non rendersi disponibile, visto fra l’altro   il suo ruolo, a riferire a quest’aula lo status quo dei lavori. 

Fatta questa premessa per rappresentare il nostro stato d’animo  Noi abbiamo bisogno di certezze che il Presidente stia lavorando per garantire la salute della nostra autonomia.Serve  garantire che i capisaldi dello Statuto, che per molti anni hanno retto le nostre competenze possano solo essere migliorati e rivisti. 

Sono mesi che chiediamo di avere certezze  e garanzie che quella alla quale i Tavoli tecnici stanno lavorando sia  una revisione/ammodernamento  che fissa dei paletti in tema di principio d’intesa e di competenze.

In particolare al Presidente, questa mattina in Consiglio ho fatto arrivare un messaggio di preoccupazione accompagnato da un messaggio di raccomandazione. 

Dopo aver ascoltato la relazione in aula ho voluto  ribadire che il piatto forte nostro deve essere sempre solo costituito dall’introduzione dell’intesa per ogni revisione del testo. Questo ci darà modo che che vi sia un potere diretto su ogni riforma imposta dall’esterno e non condivisa .Il principio dell’intesa è necessario per affrontare in modo sereno le proposte di riforma. 

Gli elementi centrali di questa proposta di modifica statutaria sono l’ottenimento della principio dell’intesa e il ripristino delle competenze legislative che si sono affievolite via via. È importante che le province di Trento Bolzano percorrono la stessa via e che evitino l’omologazione con altre realtà regionali. L’intesa, il mantenimento e  l’ampliamento delle competenze saranno la formula forte per la nostra autonomia.

Lo scudo di protezione devono essere quelle due paroline dal titolo “ Previa l’intesa”, lo  scudo contro possibili colpi di mano di maggioranze parlamentari in danno della specialità. 

I due Presidenti delle province di Trento e Bolzano  agiscano da conservatori dei particolarismi provinciali aggiungendo visione verso un fenomeno chiamato futuro dal quale non possiamo scappare. Ci proteggano da opere riformatrici di cui non si conosce lo sbocco definitivo e dal quale poi difficilmente potremo tornare indietro. Come minoranze assembleari abbiamo proposto una risoluzione che rinforzava tutto quanto premesso: 

  • È condivisibile il fatto che vi è una necessità di procedere ad una modifica di alcuni aspetti dello Statuto di autonomia
  •  considerata l’attuale modificabilità da parte del parlamento delle proposte di riforma statutaria è giusto impegnare a far precedere ad ogni altra modifica dello Statuto, l’introduzione del principio di Intesa
  •  è fondamentale valutare la possibilità di un percorso autonomo delle due province autonome per l’introduzione del principio di Intesa qualora non rientrasse Nella proposta comune delle regioni a statuto speciale
  •  è fondamentale presidiare in maniera puntuale l’indipendenza di percorsi normativi relativi a modifica degli Statuti di autonomia, autonomia differenziata il premier iato, non possono essere scambiati tra di loro
  •  le minoranze assembleari ritengono essenziali il coinvolgimento del Consiglio provinciale pertanto incaricano la sesta commissione permanente ad approfondire fin da subito gli ulteriori sviluppi del percorso.

Legittime richieste non votate dalla maggioranza perché a parer del Presidente il percorso avviato ci porterà nella direzione auspicata.

Noi presidiamo perchè qualche dubbio lo nutriamo che non sarà proprio così.