L’ostruzionismo di questi giorni risponde ad una proposta di allargamento del corridoio est propedeutico alla realizzazione della Valdastico con uscita a Rovereto Sud. Tale proposta rimane inaccettabile per CasaAutonomia.eu come per le tante Comunità locali che si sono espresse.
Se l’attuale Governo trentino riprendesse in mano la proposta progettuale ereditata nel 2018 seguendo un processo partecipativo tecnico e politico Casaautonomia.eu darebbe il suo sostegno.
Preciso infatti che quella di Rossi non fu un’intenzione da campagna elettorale. Di fatto è invece l’unico atto che in 50 anni di discussione abbia dato seguito a una condizione amministrativa concreta. Alla proroga di concessione della Serenissima è infatti allegato depositato un impegno – sottoscritto anche dal Governo italiano – a realizzare il collegamento tra A31 ed A22 secondo le indicazioni di massima depositate. Di fatto si tratta di una proposta progettuale che stravolge tutto il pregresso. Non si parla infatti di autostrada ma di bretella stradale gratuita e non a pagamento che avrebbe connesso Piovene Rocchette al casello di Trento Sud. Il vantaggio sarebbe stato duplice. Da un lato la gratuità – che è attrattore di traffico commerciale – dall’altra, la connessione del territorio Trentino nella località prefissata, non consumerebbe minimamente suolo e immette su un’arteria a scorrimento veloce, il traffico in transito, nel più breve tempo possibile
Sono questi i motivi che costituiscono l’antagonismo principale all’idea di questa giunta provinciale. Che pretenderebbe di connettere i due assi viari con un’arteria autostradale a pagamento e con un tracciato di lunghezza superiore alla precedente proposta. Entrambe condizioni peggiorative rispetto all’unica, finora, depositata.
Certo, il suo iter fu soltanto avviato. Il passo successivo sarebbe stata la partenza di un processo partecipativo di modifica della proposta che di fatto il tempo amministrativo concesso alla Giunta Rossi non ha mai permesso di portare a termine.
Di sicuro, qualora realizzata avrebbe prodotto una notevole riduzione dell’impatto del traffico extra provinciale sul nostro territorio. Anche perché, connessa a questa proposta progettuale ci sarebbe stata quella del potenziamento della ROLA all’interporto di Trento nord. inoltre, queste ipotesi progettuali non avrebbero fatto venir meno l’impegno a trasferire la maggior quantità di traffico possibile da gomma a rotaia.