All’inizio di questa settimana si è tenuta l’informativa sullo stato di attuazione del PNRR in Trentino. La Giunta ha incontrato le parti sociali, i sindacati e le categorie economiche coadiuvata dai suoi dirigenti. L’intento, quello di informare sul reale utilizzo del teorico fiume di contanti che transitando da Roma è arrivato in Trentino da Bruxelles.
La notizia più eclatante è senz’altro quella relativa al fatto che più che di successo possiamo parlare di un vero e proprio smacco. All’appello mancano infatti i 930 milioni riservati al bypass ferroviario. Ma al di là dei fondi dedicati ad un’opera di cui benefici saranno a disposizione della comunità davvero fra molti anni, il dato che più spicca è quello relativo alle risorse che si sono perse a sfavore degli enti locali. Pare fossero 240, i milioni di euro promessi ai Comuni. A fronte dei soli 172,2 davvero assegnati
Ancora una volta sono i nostri Municipi a soffrirne, tartassati allora da ogni punto di vista. L’ormai cronica carenza di personale impedisce loro di erogare servizi che siano sempre all’altezza della loro tradizione. Per non parlare della carenza di finanziamenti riservati non soltanto ad opere pubbliche ma anche all’ordinaria amministrazione.
Manutenzione del territorio, asfaltatura delle strade, manutenzione degli edifici pubblici sono sempre più al centro di lamentele e preoccupazioni da parte di cittadini che erano abituati a ben altri standard.
Ci chiediamo che senso abbia il promettere da parte della Giunta, investimenti in opere miliardarie, fatte di varianti, viadotti, gallerie o ciclovie che saranno realizzate chissà mai quando quando a franare è il Trentino di oggi.
I “chiari di luna” che provengono dalle arie romane e comunitarie suggerirebbero di riposizionare le promesse elettorali su ben più concreti impegni amministrativi che per ora fanno fatica ad arrivare
Per questo abbiamo voluto interrogare la Giunta Provinciale. Vorremmo sapere in via dettagliata dove hanno colpito i tagli del PNRR nei vari Comuni. Ed in particolare, quali erano gli impegni della precedente versione a 240 milioni? E quali opere, in quali Comuni e per quali importi siano state decurtate per arrivare all’attuale sommatoria dei soli 172,2 milioni?