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E adesso come andrà a finire? Sul tram per piazza Dante ci sono ancora tre bei posti liberi.

La questione intorno alle nomine in giunta provinciale ha lasciato basita ben più di una persona in Trentino. Una sciatteria istituzionale del genere non si era mai vista.

Eppure ad alcuni può andar bene così. In fondo se li sono votati e ora possono apprezzarne le gesta. Incuriosisce tuttavia, il rebus che sta dietro all’annunciata (si badi bene per ora solo quello) fuoriuscita di Fratelli d’Italia dalla giunta provinciale.

Che fine avrà questa vicenda?

Io credo molto semplice. Con le teoriche dimissioni di due assessori, alla Lega si liberano posti di potere da poter assegnare. Ai quali si aggiunge la terza poltrona della presidenza del consiglio. Si tratta dunque di tre bei posti da mettere “in vendita”. Al motto del “lascia il tuo partito e vieni con noi in cambio di una di queste poltrone” non è difficile pensare che Fugatti non farebbe fatica a trovare ben più di un candidato dentro ai 5 eletti con Fratelli d’Italia.

Solo una consigliera sembra essere particolarmente legata al partito nazionale che la sostiene. Invece, almeno 3 degli altri quattro sembrano più passeggeri di un tram che li ha portati in piazza Dante. E par quasi di capire che questi lo abbiano preso solo perché era il più capiente e il più sicuro. Tra loro poi, ce n’è uno che di cambi di sponda politica è un vero professionista.

Non avrebbe difficoltà dunque lo spregiudicato presidente aviense a “comprarsi” i tre voti che gli servono per la maggioranza, assegnando i tre posti che ha a disposizione ai tre passeggeri di cui sopra.

Nel frattempo il partito nazionale, in cambio di sacrifici oggi, può impegnarsi e garantire seggi in parlamento domani. Quattro anni passano in fretta e la carriera della precedente consigliera provinciale di Fratelli d’Italia la certifica tutta.

Se ieri lanciavamo il sospetto che questa partita fosse solo un bluff, oggi i dubbi sembrano sempre più dipanarsi.

per MCA.eu: Michele Dallapiccola Segretario Politico & Paola Demagri Consigliere provinciale