Classe 2002, uno dei più giovani membri di Casa Autonomia, Alessandro Borgonovo ha deciso di lanciarsi nella sua prima avventura politica proprio col Movimento in giallo. Studente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, è da sempre appassionato di geopolitica e gestione amministrativa del territorio e ora ha intenzione di cominciare a mettere in pratica ciò che finora ha studiato, inseguendo il suo sogno di un Trentino che si riproponga come esempio, sì nella politica, ma soprattutto nello stile di vita garantito ai propri cittadini. Segue la presentazione del candidato.
“Sono Alessandro Borgonovo, classe 2002, nato e cresciuto a Tione di Trento. Diplomato al Liceo delle Scienze Umane don Lorenzo Guetti di Tione, ho deciso di intraprendere il percorso di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia data la mia passione verso la geopolitica, verso la gestione amministrativa del nostro paese e della nostra autonomia. Correntemente frequentante il secondo anno, punto a laurearmi nel prossimo futuro e a perseguire una laurea magistrale.
Il mio corso mi ha portato ad approcciare vari ambiti del governo: dalla sua architettura giuridica all’amministrazione vera propria, passando per ambiti micro e macroeconomici e ad uno studio profondo della teoria politica e sociologica, quest’ultimi ambiti, che hanno trovato terreno fertile nelle esperienze del liceo, mi hanno permesso di sviluppare uno spirito d’analisi e un occhio critico sui fatti sociali e culturali. Unendo questo al profondo interesse verso l’educazione, mi sono voluto impegnare in questa avventura anche per dimostrare una presenza delle nuove generazioni nel dibattito pubblico, in maniera seria e costruttiva.
Inoltre, la grande impronta internazionalistica del mio percorso di studi mi ha permesso di entrare in contatto con diversi stili di gestione e governo, dalle nazioni estere ai grandi organismi internazionali di cui anche la nostra provincia è parte integrante.
Sono appassionato di cinema, letteratura e teatro. Quest’ultimo spesso l’ho esercitato nelle nostre piccole valli con compagnie di paese, che mi hanno portato a girovagare per il Trentino, andando persino a far parte di un progetto filmico illustrante (tra le altre cose) la bellezza dei nostri paesaggi naturalistici.
Di fede socialdemocratica, europeista ma assai pragmatico, vedo il Trentino come naturale punto d’incontro di innumerevoli filosofie di governo e di vita: dall’Europa Centrale al Mediterraneo, dall’Europa Orientale a quella Occidentale. Un crocevia che per anni si è dimostrato un laboratorio di cittadinanza e progresso, un esempio fulgido di quella che era l’esperienza europea.
Questo sarebbe il sogno da seguire: un Trentino che si ripropone come baluardo dell’esperienza politica italiana ed europea, trai suoi magnifici paesaggi e la vita delle persone che lo abitano.
In Casa Autonomia.eu non solo ho trovato idee e impegno, ma persone capaci e intimamente interessate per il futuro della nostra regione, futuro che si fonda su noi giovani. Spesso si discute che in questo Paese pare non esserci spazio per noi, né in politica né come possibilità di vita. Ci viene detto di andarcene, che saremo più poveri dei nostri genitori, che alla fine questo Paese non è fatto per noi.
In Casa Autonomia ho trovato un sentimento diverso, una vicinanza e una grande ispirazione, una spinta diretta al futuro e che vuole trovare nei giovani una locomotiva per questo treno.
Quindi mi son detto: perché no? Perché non provarci?
Ed eccomi qui dunque, nel tentativo di fare del bene alla nostra regione e alle persone, magari portando anche qualche idea nuova, con uno sguardo rivolto al passato e un passo verso il futuro”.