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Nuovo Ospedale di Cavalese, gli interessi privati su quelli pubblici – lettera di un nostro lettore

Il Nuovo Ospedale di Cavalese è un tema che da tempo divide l’opinione pubblica. Da una parte chi approva il progetto della Pat per una nuova struttura realizzata in partenariato pubblico-privato, dall’altra chi preferirebbe una ristrutturazione di quella attuale. Di seguito condividiamo la riflessione di un nostro lettore, che ci scrive parlando proprio di questa questione.

“Sogno o son desto, aziende private impongono la realizzazione di un nuovo ospedale a Cavalese indicandone modalità e luogo. Chi ipotizza che le ditte in oggetto siano entrate in possesso di qualche appezzamento con l’inganno viene querelato. Strano, se certi della propria integrità morale e correttezza di solito non si querela, ma si porta a compimento quanto promesso, sicuri di dimostrare con i fatti l’estraneità ad eventuali comportamenti illeciti.

La PAT, per chi lo ignori è la Provincia Autonoma di Trento, ovvero l’organo da noi cittadini democraticamente eletto per rappresentarci e per custodire il bene pubblico, compresa la qualità del servizio sanitario che da mesi in Trentino si sta inesorabilmente abbassando. Da parte della PAT, dopo qualche finta ed inutile scaramuccia questa delibera: c’è l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera, spetta ora alla popolazione dare un parere in merito. Era più opportuno scrivere: c’è l’interesse privato e dopo, ben dopo, l’interesse pubblico. Fino ad ora non mi è parso di vedere tra la popolazione l’auspicata forte e rumorosa presa di posizione e l’indignazione che un popolo civile dovrebbe mostrare in questi casi.

Se una proposta simile fosse stata formulata a Palermo, avremmo certo saputo commentare inveendo all’ennesimo inciucio tra politica ed imprenditoria nel segno del malaffare definibile anche come combutta, comunella e per dirla fino in fondo con il nome che meglio l’identifica: collusione. A Trento invece, a fronte di una proposta indecente la politica mostra “l’interesse pubblico” e chi si permette un’osservazione viene querelato, e per fortuna al momento viene solo querelato.

Mi permetto inoltre di nutrire forti, grandi, immensi dubbi sull’opportunità di dotare il Trentino di una sanità a partenariato pubblico-privato. L’interesse privato è notoriamente indirizzato a “curare” il proprio profitto anziché curare le malattie del cittadino. La malasanità lombarda del condannato Presidente Formigoni dovrebbe avere insegnato, ed invece sembra proprio di no.

Nemmeno la stampa locale sembra voglia far luce sul nuovo ospedale di Cavalese, racconticchia folklorizzando i fatti quasi a volerli sminuire o ridicolizzare al fine di ingarbugliare o celare, provo a scrivere insabbiare sperando che l’editore non la censuri. Sembra quasi ci sia la volontà di condannare chi s’interroga invece di chi spudoratamente sembra mentire. Purtroppo, come spesso accade, la colpa non è della politica ma dei politici d’oggi che inadeguati nicchiano e sempre più spesso colludono e permettono anche in Trentino.

Sarebbe imbarazzante che il NOC vedesse la luce prima del NOT e proprio nel luogo indicato dai costruttori, questo significherebbe che le discutibili modalità messe in atto dal privato a scopo di lucro sono ben più efficienti della gestione pubblica e dello stesso interesse per la cosa pubblica.

Avessi quindi io la stessa spregiudicatezza usata in quel di Cavalese, potrei proporre il NAP, nuovo aeroporto di Palù, certo, da realizzarsi nel mio orto s’intenda.

Anche se superfluo e nonostante mi sia stato sconsigliato dai più di immischiarmi in questa faccenda pena non mi è chiaro cosa, mi permetto a conclusione di dare un consiglio alla Magnifica Comunità di Fiemme, proseguite con la realizzazione del nuovo ospedale con trasparenza e dignità valutando anche di realizzare la nuova opera… in quel di Predazzo“.

Roberto Brugnara, Palù di Giovo